Recensione romanzo thriller: Sottopelle
Ed eccomi a recensire il romanzo “Sottopelle” di Matthias Graziani. Un romanzo dalle mille sfaccettature. Thriller? Noir? Hard Boiled? Sottopelle è un po’ tutto questo. Come sempre, ti ricordo che i link fanno capo al mio programma di affiliazione Amazon.
Trama
MIAMI, 1995. Sotto il sole della Florida viene fatto un ritrovamento quanto mai terribile e grottesco: una marionetta umana penzola da un palo in un groviglio di carne morta e filo spinato. Ciò che il tenente Roy Akerman intuirà è che qualcuno sta giocando a fare Dio, quello che scoprirà invece è che i resti umani provengono tutti da vittime differenti. NEW YORK, 2006: Nella Grande Mela stanno avvenendo misteriose e cruente morti. Sembrano tutti casi separati e si stanno accumulando tutti sulla scrivania di Adam Strandberg, detective dai vizi cronici che sembra già arrivato al capolinea della sua carriera. Ma forse, finalmente, ha l’occasione per riscattarsi. Le vite dei due poliziotti s’intrecceranno nella caccia al killer delle marionette – durata diciannove anni – e porteranno il lettore in questo thriller cruento e intenso che è una folle corsa contro il tempo per fermare il mostro, prima che torni a colpire. Un romanzo pieno di sorprese e colpi di scena, che inchioderà il lettore fino all’ultima pagina.
I pro di questo thriller
Sottopelle è un thriller anomalo, un mix di generi che ti lascia col fiato sospeso, come un thriller, e con l’amaro in bocca, come il noir. Non te lo aspetti, ecco. Ricorda queste parole. E non posso dire altro. Matthias Graziani scrive in modo scorrevole, strizzando l’occhio allo slang colloquiale. Un’ottima lettura da portare sotto l’ombrellone, secondo me, e non solo. Io l’ho letto proprio così. I protagonisti sono davvero intriganti e ben delineati. Personaggi che sembra di conoscere, che ricordano persone reali e, quindi, dal tratto psicologico ben marcato.
I contro di questo thriller
Direi il linguaggio a volte troppo volgare e la presenza di scene un po’ troppo forti. Ma sono mie impressioni personali. Voglio dire, nulla di oggettivo del tipo: il romanzo è incoerente. Tutt’altro. Io non amo molto le parolacce, nei libri, e le scene troppo crude perché mi fanno star male. Solo questo posso rimproverare a Sottopelle.
In sostanza, quindi, un bel romanzo da leggere tutto d’un fiato.
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