Recensione romanzo thriller: La rabbia dell’Acquario
Ed eccoci alla recensione del nuovo romanzo di Andreas Winkelmann. Lo scrittore si è fatto conoscere, in Italia, già con “Istinto cieco” e ora torna alla carica con questo nuovo thriller carico di suspense.
Ma non mi dilungo, vediamo subito insieme la recensione. Ti ricordo che i link riportati fanno capo al mio programma di affiliazione Amazon.
Trama
Nei polmoni della prostituta annegata, come previsto, c’è dell’acqua. Ma non la medesima del torrente dove è stata rinvenuta. E perché nella sua pancia è stato inciso un messaggio rivolto al capo della Omicidi, Stiffler? È qualcosa che riguarda il suo passato? Stiffler non è un criminale, ma nemmeno un agente modello: bevitore abituale e frequentatore di prostitute, nel corso degli anni si è fatto molti nemici. Come suo solito, cerca di insabbiare l’indagine. Ma lo zelo della novellina Manuela Sperling gli creerà non pochi grattacapi. E i colleghi iniziano a dubitare di lui. Intanto, un altro omicidio è commesso. E questa volta è chiaro a tutti che l’assassino non si fermerà davanti a niente.
I pro di questo thriller
Questo nuovo thriller di Winkelmann si caratterizza per due elementi fondamentali: l’acqua e i personaggi.
L’autore, infatti, è molto bravo nel creare suspense e tensione intorno all’elemento dell’acqua che, qui, perde tutto il suo fascino, per trasformarsi in messaggero di morte. Tutte le vittime di questo spietato serial killer, infatti hanno a che fare con l’acqua, in un modo o nell’altro. E questo dona, alla storia, un carattere angosciante, a tratti claustrofobico. Anche il nome del serial killer ha a che fare con l’elemento acqua: richiamando un’antica leggenda, si fa chiamare “L’Acquario“.
Il secondo elemento che caratterizza questo interessante thriller sono i personaggi. Personaggi davvero particolari, ben articolati, in grado di mostrarci, apertamente e senza censure, le mille sfaccettature dell’animo umano alle prese con la quotidianità e con l’assurdo. Un accostamento che stimola fortemente le emozioni del lettore. L’ho apprezzato moltissimo.
Nel complesso, questo thriller riesce a bilanciare benissimo suspense a momenti di introspezione. Un elemento che amo molto e ritengo fondamentale, in questo genere, spesso sottovalutato.
I contro di questo thriller
Un contro di questo thriller, forse, è la presenza del serial killer. Dirai: cosa c’è di “contro”? Oggettivamente nulla, ma io non sono un grande amante dei serial killer. Tutto qui.
Si tratta di una mia fissa personale, forse ne avrei goduto di più se si fosse trattato di un altro genere di crimini. Ad ogni modo, anche un detrattore di serial killer in letteratura, come me, è riuscito a goderselo, questo bel romanzo.
Una lettura sicuramente consigliata, quindi.
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