Recensione romanzo thriller: Darkland di Paolo Grugni
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Recensione romanzo thriller: Darkland di Paolo Grugni

 

Oggi ti parlerò di un romanzo che ha lasciato il segno, dentro di me. Si tratta di Darkland, un fantastico thriller firmato da Paolo Grugni (di Paolo ho parlato già nella lista dei migliori libri thriller di sempre).

Un romanzo graffiante e amaro, che prende le mosse dal precedente “L’odore acido di quei giorni“. Non come tema, ma come studio, approfondimento, lavoro instancabile, documentazione storica. Un romanzo che ti rimane dentro e ti fa riflettere. Paolo Gurgni (nato a Milano, nel 1962) è autore dei romanzi “Let it be” (Mondadori, 2004), “Mondoserpente” (Alacràn, 2006), “Aiutami” (Barbera, 2008), “Italian Sharia” (Perdisa, 2010), “L’odore acido di quei giorni” (Laurana, 2011), “La geografia delle piogge” (Laurana, 2012), “L’antiesorcista” (Novecento editore, 2015).

E ora, scopriamo insieme “Darkland“.

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Trama

Anno 2015. Il nazismo si appresta a prendere la sua rivincita. Una potente organizzazione segreta ha in serbo un colpo di scena che potrebbe riscrivere la storia decretando la vittoria morale e politica dell’ideologia nazista e dei suoi seguaci. Illusione o possibilità concreta? Un thriller storico indimenticabile.

 

I pro di questo thriller

Darkland è un romanzo che lascia il segno. Il tema del nazismo è stato affrontato mille volte in mille modi, ma qui viene proposto sotto una nuova luce. Il lavoro di ricerca e documentazione dell’autore lascia a bocca aperta. Talvolta ci si chiede se si stia leggendo un libro di fantasia o un trattato storico. Nonostante questi approfondimenti storici, il libro non annoia mai. Non perde mai il ritmo serrato, né il gusto amaro e bastardo che contraddistingue un po’ tutti i romanzi di Paolo Grugni.

Alle volte è delicato come una carezza. Altre, colpisce allo stomaco come i pugni degli investigatori. Rabbia, rimpianti, amarezza e sensi di colpa si mescolano in ogni pagina. Il lettore si trova, così, immerso in un uragano di emozioni che, alle volte, chiede di chiudere il libro e gettarsi su un divano a riflettere, per metabolizzare il tutto. Ma trovare il coraggio per chiudere il libro è dura, te lo dico già da ora. Nonostante ciò, ti consiglio ugualmente di farlo, di tanto in tanto.

Personaggi ben definiti, vivi. Atmosfere buie. Ambientazioni suggestive. Anche questo contribuisce a fare di “Darkland” un romanzo da leggere subito.

 

I contro di questo thriller

Alle volte si incontrano piccoli errori di editing. Ma nulla di così grave da compromettere la lettura.

Tuttavia, qualcosa dovevo pur scrivere, nei contro di questo romanzo che ha lasciato un segno così profondo, in me. 🙂

 

Conclusione: compralo, leggilo e rifletti. Consigliatissimo!

 

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