Libri thriller: recensione de “Il suggeritore”
“Il suggeritore” è il thriller d’esordio di Donato Carrisi. Un libro non per tutti, data la delicatezza del tema trattato e la crudezza con cui, spesso, viene trattato. Ma un libro che consiglio di leggere.
Carrisi sa dosare sapientemente sorpresa e suspense, quando pensi di aver capito cosa sta accadendo, sa “rigirare la frittata” e sorprenderti. Nonostante il thriller abbia molte cose in comune con altri libri di genere, Carrisi sa regalare alla sua lettura quel qualcosa in più che stupisce.
Ho trovato solo un po’ difficoltoso riuscire a superare la prima metà del thriller, che ho trovato pesante alla lettura, per via di alcune scene troppo crude (per me) e alcuni eventi che ho trovato banali, già “visti”. Ma, superata la metà, è diventato impossibile staccarsi dalle pagine.
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Trama
In una città non identificata (ma tutto fa pensare agli USA), sta accadendo qualcosa di agghiacciante. Diverse bambine sono scomparse e un macabro ritrovamento di resti umani fa pensare al peggio. Ma il vaso di pandora deve essere ancora aperto. Lo aprirà il criminologo Goran Gavila con la sua squadra di investigatori ai quali, dopo l’apertura delle indagini, si unisce l’esperta in persone scomparse, Mila Vasquez. Un viaggio terrificante e misterioso all’interno della zona d’ombra che divide il bene dal male e, spesso, li confonde. Con tragiche conseguenze.
I pro di questo thriller
Il thriller è ben scritto e i personaggi sono molto curati, sia dal punto di vista psicologico che del loro background.
Formidabili i dialoghi interni della bambina, il dolore e il flusso di pensiero di chi è imprigionato, senza aiuti, sono perfetti. Tanto da dare i brividi. E anche il continuo riferimento alla linea sottile che separa il bene dal male fa riflettere molto. Carrisi torna spesso e volentieri sul tema. Senza mai annoiare.
Il finale poi… un susseguirsi di colpi di scena mai banali che si protraggono per decine di pagine. Davvero difficile riuscire a sorprendere con tanta continuità, ma lui ci riesce. E questo vuol dire che, all’interno del romanzo, è riuscito a disseminare molto bene una serie di indizi nascosti che aspettavano solo il finale, per riaffiorare.
Un finale sorprendente e agghiacciante. Misto tra thriller e noir.
I contro di questo thriller
Ovviamente, come sempre, quello che non mi è piaciuto è la presenza del solito serial killer. Carrisi è talmente bravo che potrebbe scrivere ottimi thriller anche senza nemmeno un morto. Però, la moda editoriale del momento (anzi, degli ultimi anni) sembra lo abbia portato a scrivere di serial killer. Per quanto riguarda la storia in sé, solo questo aspetto criticherei. Il libro è ottimo!
Come sempre, invece, quello che mi ha deluso di più non ha a che vedere col lavoro dello scrittore, ma con quello dei pubblicitari e dell’editor.
Editor: la versione eBook presenta diversi errori di battitura, come le onnipresenti “è” senza accento. Forse un errore di conversione carattere, non so.
Pubblicitari: le sponsorizzazioni, che mi hanno spinto ad acquistare il libro, parlavano di un romanzo che ha reinventato il genere thriller, mentre, come ho già detto, in alcune parti dà un senso di “già visto” e c’è pure il serial killer. Scene già viste, magari, in una puntata di N.C.I.S. o in un thriller di Jeffrey Deaver.
Lavoro di editor e pubblicitari a parte, però, ribadisco che “Il suggeritore” è un thriller di ottima qualità, che stimola la fantasia e regala alcune ore di piacevole lettura.
2 Commenti
Davvero non riesco a capacitarmi delle positive recensioni a questo romanzo. Un thriller pessimo nello svolgimento, nella caratterizzazione dei personaggi, tagliati con l’accetta e mediocri nella loro banalità. Per non parlare delle soluzioni per “sbrogliare la matassa”, affidate a medium e ipnosi… davvero imbarazzante. L’idea poteva anche essere intrigante ma rimane solo quella che, in testa a un vero professionista della scrittura, avrebbe generato un’opera degna e non questa assurda pagliacciata.
Della trama ricordo davvero poco perchè ho letto “Il Suggeritore” diverso tempo fa, su consiglio di un amico, ma ricordo che mi era piaciuto. Non ho più letto altro di Carrisi , ma rimedierò a breve.
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