Io sono strano (grazie alla Tourette)
Sì, io sono strano. Sono strano grazie alla Sindrome di Tourette. Sono strano perché odio le regole, le frasi fatte, il pensiero comune, l’assenza di spirito critico.
Sono strano perché, anche se sto andando a un appuntamento importante, mi fermo alla prima piazzola di sosta, se vedo spuntare l’arcobaleno.
Sono strano perché ancora mi danno fastidio la violenza e le ingiustizie, i soprusi e la prepotenza, le discriminazioni e la stupidità. Sono strano perché mi impegno a dare il massimo in ogni cosa che faccio, senza pensare a ciò che ne guadagnerò.
Sono strano perché, se i miei cari hanno bisogno, io ci sono sempre. Perché Hitler, Riina e i Black Block li considero dei criminali, non dei miti. Sono strano perché mi alleno per migliorare la mia salute, non per farmi gli addominali e poi partecipare al Grande Fratello.
Sono strano e lo devo alla Tourette. Sono strano perché, quando ho paura, mi fermo, rifletto e mi sento libero. Sono strano perché credo che la malapolitica sia colpa dei politici corrotti e prepotenti, ma anche di coloro che continuano a votarli.
Sono strano perché, se fossi nato “normale”, me ne sarei già pentito. Sono strano perché non avrei mai accettato di buttar via la mia vita tra un bar e una tirata di cocaina, tra un coma etilico e una rissa, tra l’ozio e il vizio.
Sono strano e lo devo alla Tourette.
Sono strano perché credo che avere la Sindrome di Tourette non sia una colpa, né una punizione, ma un dono. Sono strano perché, quando guardo i miei genitori, non penso a come ucciderli, ma a come renderli felici nonostante le mie stranezze. Sono strano perché, se vedo un uomo a terra, sanguinante, non mi volto dall’altra parte, lo soccorro.
Sono strano perché credo che l’istruzione, l’arte e la cultura siano più importanti degli aerei da guerra e degli interessi delle banche. Perché, quando sento che c’è stato “un conflitto a basso impatto”, che stiamo per partire per “una missione di pace”, che un militare è stato colpito da “fuoco amico” penso che mi stanno prendendo per scemo. E che vuol dire solo una cosa: qualcuno sta morendo e sta lasciando in lacrime i suoi cari.
Sono strano perché la musica che amo ascoltare è quella dei Beatles, di Pino Daniele, di Lucio Battisti, di Lucio Dalla, dei Rolling Stones e non il Pulcino Pio o il Gangnam Style. Sono strano perché non me ne frega niente di come il principino William passa le sue serate, io voglio sapere quando ci ridaranno il nostro futuro.
Sono strano perché amo vivere in campagna, fra trattori e campi coltivati, non in città tra smog e caos, solo perché fa “cool”. Sono strano perché mi amo. E mi piaccio nella mia imperfezione. Perché non mi farei mai infilare un ago per rifarmi il naso o far crescere i muscoli.
Sono strano perché lascio che siano gli altri a parlare. Io agisco.
Sono strano grazie alla Sindrome di Tourette. Sono strano perché so che tutto si recupera, tranne la salute, l’amore, la gioia e il tempo perso senza di loro.
Sono strano perché non mi adatterò mai a un mondo deviato, non mi rassegnerò mai all’essere “strano” in un mondo di “normali”. Perché ai miei futuri figli voglio lasciare in eredità un angolo d’amore e gioia, di speranze e futuro.
Sono strano perché amo i deboli, i soli, gli indifesi. Perché amo la solidarietà e l’amore. Sono strano perché amo sognare e sperare, anziché lamentarmi e rassegnarmi. Sono strano perché amo la libertà, la gioia, la vita. Perché amo l’azzurro del cielo e il verde dell’erba. Perché amo stare da solo a parlare con me. Perché amo cantare a squarciagola, mentre guido, anche se dalle altre auto mi guardano con sospetto. Sono strano perché amo scegliere. Perché amo non dover scegliere. Perché amo stare in silenzio. Perché amo non dover stare in silenzio.
Sono strano perché amo.
6 Commenti
Accidenti, ogni volta che ti leggo mi sembra di leggere me stesso.
La mia descrizione corrisponde quasi al cento per cento alla tua, tranne qualche piccola differenza (Io canto in bicicletta perche’ non uso la macchina; mi piacciono sia battisti che Gangan Style).
Quale destino spetta a quelli strani come noi?
Di solito, salvare la specie, secondo la teoria dell’evoluzione…
Sempre molto bello, quello che dici, Kingo!
Non so se hai letto il mio nuovo giallo, “Lo scacciapensieri”.
Lì dico proprio che le persone strane (come me, te e il protagonista) non sono altro che dei test di Madre Natura volti all’evoluzione della specie. Mi piace come teoria. 😉
Quindi, stiamo già salvando la specie. O no?
RT
Solo se riusciamo a riprodurci…
e nella societa’ attuale avere figli non e’ una passeggiata, per nessuno.
Correggo quanto ho appena detto: non e’ necessario avere figli per riprodursi moralmente e intellettualmente.
In questo senso, la diversita’ di vita, comportamento e opinioni e’ un patrimonio preziosissimo per tutta l’umanita’.
Anche riuscire a insegnare qualcosa di buono agli altri, in fondo, è riprodursi, da un punto di vista prettamente spirituale. Che ne pensi, Kingo?
RT
Penso che tu abbia ragione. E per questo ci voglio provare: il mio nuovo blog e’ proprio l’esternazione di tutti quei pensieri che finora hanno affollato la mia mente e che e’ arrivato il momento di condividere con gli altri.
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