Io sono normale (nonostante la Tourette)
Sì, io sono normale. Sono normale nonostante abbia la Sindrome di Tourette. Sono normale nonostante abbia avuto mille tic. Sono normale nonostante, ancora oggi, la mia mente sia affollata da mille pensieri e le riesca difficile riposare. Sono normale, come tutti coloro che hanno la Sindrome di Tourette.
Sono normale perché mangio, dormo, piango, sorrido, gioisco e mi dispero. Sono normale perché vivo ogni giorno come se fosse l’ultimo. Sono normale perché ogni minuto cerco di dare il meglio di me, in ciò che faccio. Sono normale perché vivo.
Sono normale, nonostante la Sindrome di Tourette. Sono normale perché ho imparato a fregarmene dei sorrisini ironici e dei commenti a bassa voce, quando avevo mille tic. Sono normale perché ho imparato ad ascoltare la mia anima, a dirle “aspetta” e a dirle “vai” a seconda delle esigenze. Perché trovo sempre il tempo per conoscermi meglio. Perché tengo a distanza la frenesia del mondo.
Sono normale perché, nonostante solo pochi credessero in me, sono sempre andato avanti per la mia strada. Sono normale perché non ho mai smesso di ascoltare quella vocina interiore che mi dice: “hai una vita sola, non sprecarla”.
Sono normale perché credo che, in una realtà parallela, esista un altro me, senza Tourette, triste, che non sa dare uno scopo alla sua vita. Perché credo che il mio gattino mi capisca quando gli dico che è bellissimo. Perché credo che i nostri cari, che non ci sono più, siano in grado di dirci ancora “ti voglio bene”. Basta chiudere gli occhi e aspettare.
Sono normale perché credo che le persone nascano buone e che sia il mondo a renderle cattive. Perché credo che Dante abbia davvero fatto il suo viaggio nel Regno dei Morti e che gli extraterrestri, in realtà, siano tutti buoni e dolci, come E.T. Perché credo che nulla avvenga per caso, nemmeno scoprire d’avere la Sindrome di Tourette. E nemmeno averla.
Sono normale perché, nonostante, a volte, debba concentrarmi per controllare la Tourette, sono vivo e libero di fare ciò che voglio. Sono libero di pensare, libero di amare. E anche di controllare la Tourette. O no. Sono normale perché, nonostante sia difficile far capire agli altri i miei ragionamenti, comunque ho la libertà di provarci.
Sono normale perché non mi viene da dire “quello è strano”. Perché non scappo davanti al “diverso”. Perché non credo esistano razze superiori e razze inferiori. Perché non mi scandalizzo se due uomini o due donne decidono d’amarsi. Perché girerei il mondo solo per stringere la mano a tutti quegli esseri meravigliosi che ogni giorno, senza chiedere nulla, aiutano chi è in difficoltà.
Sono normale nonostante la Tourette. Sono normale perché amo carezzare le piante e attendere, in silenzio, i loro “grazie, Roby”. Perché amo farmi bagnare il viso dalla pioggia. Sono normale perché mi commuovo ripensando ai magnifici anni ’80, ai giubbotti di pelle e ai Natale in famiglia, da bambino.
Sono normale perché amo l’arte, in tutte le sue forme. Perché amo imparare cose nuove ed eliminare il superfluo, ogni giorno. Perché amo la mia famiglia e non smetterò mai di ringraziarla per quello che m’ha dato. Perché amo riascoltare le canzoni di una volta, di quando ero uno scricciolo dal caschetto nero. Perché amo terribilmente il bambino che è ancora dentro di me.
Sono normale perché amo cantare fregandomene di quello che pensano gli altri. Perché amo sdraiarmi sull’erba a guardare il cielo, in attesa delle stelle cadenti. Sono normale perché amo…
Sono normale perché amo.
8 Commenti
Quello che scrivi è splendido e commovente al tempo stesso,
il tuo lavoro e le tue parole sono un aiuto a tutti quelli che cercano di capire,e ai genitori che tentano di aiutare i propri figli.Roberto le tue parole toccano il cuore.
Grazie
Grazie a te, Manuela.
Le tue parole mi danno ancora più forza per andare avanti!
RT
Talvolta ho dei tic facciali evidenti che non riesco a controllare. Me li porto dietro dall’infanzia e non sono riuscito a eliminarli. Il consiglio migliore che mi è stato dato è quello di non pensarci, di dimenticarmi che esistono; mi è stato detto che è solo una questione psicologica. Niente di più stupido. Purtroppo la gente tende sempre a minimizzare i mali degli altri, tende a credere che è colpa loro se non riescono a guarirsi, specie in questi casi.
Io, tra l’altro, certe volte tendo a isolarmi, sono assente e non riesco a relazionarmi correttamente con gli altri. Tutto questo ha rischiato di rendermi anormale, è un rischio che corro tutt’ora.
La mia grande fortuna è stata però la scoperta dell’atletica leggera, e del podismo in particolare. Sono diventato capace di correre 30 chilometri di seguito senza risentirne, sono diventato forte fisicamente e spiritualmente. Posso assicurati che dopo uno sforzo intenso e prolungato spariscono i tic, sparisce lo stress e sparisce perfino la timidezza.
In conclusione non so se ho la tourette, non so se ho rischiato di averla e non so se l’avrò mai. Sinceramente non mi interessa scoprirlo, non mi interessa sapere se il mio problema si chiama tourette, stress o depressione. Non mi importa perché io so chi sono.
Tu, Roberto, lo sai chi sei?
Grande Kingo,
il tuo è un ottimo esempio di come imparare a conoscersi, accettarsi e valorizzarsi.
Io credo di sapere chi sono, e questo è merito anche della Tourette, che mi ha portato ad affrontare un percorso di crescita interiore che, credo, se non fossi stato costretto da Lei non avrei mai affrontato.
Dico “credo di sapere chi sono” perché noi umani siamo così complessi che è davvero difficile esserne certi al 100%. Ma, certamente, so chi sono molto più di coloro che spendono la vita correndo dietro l’ottenimento del potere e dell’effimero materiale. Questo è certo al 100%. 😉
RT
Ciao Roberto ogni volta che leggo un tuo scritto capisco che sei una persona eccezionale e splendida. Attraverso il tuo libro lo schiacciapensieri si capisce quanto tu sia grande, ma leggendo quello che hai scritto in queste righe, il pensiero va molto molto in alto e subito viene voglia di conoscere una persona cosi’ speciale. Grazie di esistere.
Grazie di cuore per le tue bellissime parole, Lucia! 🙂
Poter aiutare gli altri è la cosa che più mi fa felice, in assoluto.
Per questo cerco di mettercela tutta.
RT
Ciao, ho letto questa pagina e ho pianto come un bambino. Non so se ho la sindrome di Tourette i vari dottori mi hanno sempre detto di non avere nulla e che il mio era solo un problema di bassa autostima e insicurezza che mi portava nelle situazioni sociali a manifestare tic facciali. La situazione è che da quando sono piccolo ho tic agli occhi e con il passare degli anni per controllarli mi irrigidisco, gli occhi diventano fissi come un serial killer e il viso contratto, e spesso non resisto e sento gli occhi e le sopracciglia che si muovono da sole. I miei genitori forse non hanno mai compreso il mio difetto dato che non ne parliamo mai e quando capita che proprio non ce la faccio a tenermi tutto dentro ed esplodo loro dicono sempre che non ho e non ho avuto mai niente. Se veramente non avevo niente tutti i miei compagni/colleghi non mi deridevano, o non me lo facevano notare sotto forma di metafore più o meno pungenti, o mi ignoravano come se fossi un portatore di una qualche forma di malattia mortale contagiosa. Ora mi ritrovo senza amici, senza lavoro, ho smesso di andare all’università da un anno e ho sviluppato una bella fobia sociale in cui ogni volta sono in un contesto sociale ho pensieri ossessivi e tic più o meno variabili.
Non so perchè ho voluto scrivere, ma leggere di una persona che si sente normale nonostante tutto mi fa strano. Io ho sempre pensato di essere anormale e tutte le persone che non hanno tic nervosi pensano che siamo anormali.
ciao
Grazie per le tue belle parole e per il tuo sfogo!
Per me è stato molto emozionante leggere le tue righe.
Come vedi, alle volte, per cambiare la realtà, basta soltanto imparare a guardarla da un’angolazione diversa.
Basta solo utilizzare le parole giuste per definirla.
Un po’ come la pioggia. In sé, la pioggia non è né buona, né cattiva. Ma se chiedi l’opinione su di essa a un agricoltore che ha subìto danni per via della siccità, la definirà come un dono divino. Se la chiedi a chi ha perso la casa per un’alluvione, la definirà come una punizione divina. Spero di essermi spiegato. 😉
RT
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